(Chuck Berry)
I Rocker sono una subcultura giovanile nata in Inghilterra negli anni '50-'60 del 1900 come antagonisti dei mods, con i quali si azzuffavano spesso. Erano motociclisti britannici amanti dell'aggressività e della velocità, a favore di un look duro, cupo e decisamente mascolino, ad imitazione di Marlon Brando ne "Il selvaggio", nonostante il fatto che in Inghilterra il film venne trasmesso con 15 anni di ritardo.
Il nome venne coniato dai mods come accezione negativa in associazione al rock'n'roll, musica antiquata e volgare per loro amanti della modernità, ma ad essi piacque così tanto da volerlo adottare, trasformando così l'offesa in un complimento.
I rocker erano soliti possedere una motocicletta truccata, adatta alle corse, con la quale percorrevano chilometri e chilometri di strada per andare da un bar all'altro e riunirsi in gruppo a trascorrere il tempo, abitudine che li rendeva poco amati dalla società, soprattutto per le risse che scoppiavano con i mods.
Il loro abbigliamento consisteva dapprima in un misto di abiti militari, per la loro praticità, per poi comprendere jeans o pantaloni di cuoio, stivali da motociclista o scarpe in pelle appuntite, giubbotti da aviatore o giubbini in pelle, arricchiti da borchie, strass, spille o toppe, berretto in cuoio, detto Kagney, con la visiera, come quello di Brando e, durante le corse casco aperto sul davanti, scirpa bianca e occhiali da aviatore. I capelli venivano acconciati in stile Pompadour e tenuti alti con la brillantina.
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