giovedì 19 marzo 2015

NORTHERN SOUL

"Se hai consumatori del nord, non perdere tempo riproducendo brani della classifica US, ma semplicemente riproduci ciò che loro vogliono, il 'Northern Soul'"
(Dave Godin - giornalista e collezionista inglese)



A cavallo tra gli anni '60 e '70 del '900, nel Nord dell'Inghilterra viene a formarsi una nuova sottocultura giovanile amante della musica soul americana: il Northern Soul.
Il movimento era orientato verso il ballo ed il culto del collezionismo di dischi di musica soul americana considerata poco commerciale e per ciò quasi introvabile in Gran Bretagna, motivo per cui talvolta vi era un commercio illegale di vinili rari soul.
Il particolare tipo di ballo proposto dagli amanti di questo genere musicale, era caratterizzato da movimenti quasi acrobatici fatti di giravolte, salti mortali, spaccate e calci che, in sostanza, anticipava di molto la futura break dance statunitense.
Per fare questi particolari passi, sia ragazzi che ragazze necessitavano di un abbigliamento confortevole, che consentisse piena libertà di movimento, e adatto a sopportare il caldo dei locali affollati e poco areati dove veniva proposto il tanto amato soul americano.
Il look dei ragazzi era caratterizzato dai baggies, ampi pantaloni svasati direttamente dalla vita, dov'erano sorretti da un larghe e stravaganti cinture, e terminanti alla caviglia, a mostrare i calzini bianchi e raffinati, con diametri che andavano dai 30 ai 60 cm per toccare in alcuni casi anche gli 80; arricchiti da tasche posteriori multiple per tenere salviette con cui asciugarsi il sudore, i baggies venivano abbinati a semplici magliette a mezza manica, canotte o a ampie camicie da bowling, spesso ornate di toppe, applicate appositamente per identificare uno specifico club northern soul di appartenenza o la partecipazione agli eventi northern soul. Portavano scarpe con la suola di cuoio in modo da scivolare meglio sulle piste da ballo, solitamente piuttosto rudimentali, e quasi immancabile era una borsa sportiva, anch'essa tappezzata di toppe identificative, in cui tenevano un ricambio di abiti da sostituire a quelli indossati durante la notte trascorsa a ballare in discoteca.
Le ragazze indossavano gonne larghe e svasate che facevano roteare durante il ballo.
Il loro modo di vestire è da considerarsi di più che una moda, poiché non veniva abitualmente indossato al di fuori delle sessioni di ballo ed era decisamente distante dagli stili in voga in quegli anni; era anche qualcosa di più potente della semplice fedeltà alla musica, infatti per molti adepti northern soul alcune delle toppe applicate a camice e borse, erano da considerarsi quasi come trofei guadagnati dimostrando la propria abilità sulla pista da ballo.