venerdì 25 settembre 2015

La cooperativa di scarti

"Ogni volta che avete scarti, noi li prendiamo.
Noi facciamo tutto con gli scarti.
Questa è una cooperativa di scarti."
(dal film "Si può fare")





Nuova vita per un vecchio jeans abbandonato...
Nasce la gonna Ossy.

OSSY 01
Ossy 01 (dav)
 Minigonna in denim ad effetto usato, con balza sfrangiata e strappi.
Ossy 01 (dt)
Tg: 42
Lunghezza asimmetrica: 36 cm davanti
                                       42 cm dietro


OSSY 02
Ossy 02 (dav)
Minigonna in denim effetto usato, con balza in Capulana Mozambicana e cinta impunturata a mano con raffia verde chiaro.
Ossy 02 (dt)
 Tg: 40
Lunghezza asimmetrica: 30,5 cm davanti
                                        42 cm dietro


OSSY 03
Ossy 03 (dav)
 Minigonna in denim decolorato con balze in cotone, ricavata da pantalone jeans. Dettagli impunturati a mano con filo in cotone rosa scuro.
Ossy 03 (dt)
Tg: 42
Lunghezza asimmetrica: 38,5 cm davanti
                                       42,5 cm dietro








lunedì 21 settembre 2015

Nonak

"Il cuore dell'uomo non è un sacco dove chiunque possa mettere la mano."
(Proverbio africano)





Nonak (Dav)

Vestito in capulana mozambicana, girocollo con spacchetto sullo scollo, manica corta, spallone nel dt, tasche a sacchetto e passanti per cinta.

Nonak (Dt)

Lungh. 90 cm 
Tg. M



Particolari tasca, chiusura, passante.

giovedì 17 settembre 2015

HELENA

"Credo di aver trovato il mio posto su questa terra.
Helena"
(Legends of the Fall)




Helena (Dav)

Abito in Capulana Mozambicana di lunghezza asimmetrica, più corto dav. e più lungo dt., con balza asimmetrica sul fondo.

Helena (Prof)

Chiusura tramite cerniera lampo laterale e laccetto al collo.
Fodera interma in poliestere ecrù.
TG. M


Helena (Dt)


sabato 5 settembre 2015

L'arte degli origami

"Tutti videro da lontano la fanciulla drago diventare un Buddha"
(Sutra del Loto)






Il termine Origami indica l’arte di piegare la carta per dare vita ad oggetti, animali, figure di fantasia, ecc... La parola deriva dal giapponese Oru (piegare) e da Kami(carta). La parola Kami, con un ideogramma diverso ma con la stessa pronuncia, vuol dire anche Spiriti, divinità: questa sovrapposizione di significato lega inscindibilmente l’arte degli origami con la spiritualità, con la ricerca del Divino e dona a questa tecnica una valenza sacrale. Alla base dei principi che regolano l'origami, infatti, vi sono i principi shintoisti del ciclo vitale e dell'accettazione della morte come parte di un tutto: la forma di carta, nella sua complessità e fragilità, è simbolo del tempio shintoista che viene ricostruito sempre uguale ogni vent'anni, e la sua bellezza non risiede nel foglio di carta ma in ciò che si crea.
Il procedimento degli origami consiste nell'effettuare un succedersi di pieghe diverse, partendo da un foglio a base quadrata, per creare figure diverse, da modelli semplici a modelli estremamente complicati. Numerose figure origami partono da una forma di base, una figura piana realizzata sempre nello stesso modo e da cui si sviluppa la variazione che porta alla figura completa. L'unico materiale che serve per la realizzazione di un origami è la carta, da quella per fotocopie, alla carta metallizzata, la carta velina, la carta di riso ecc… Oggi tutti i modelli cominciano da un foglio quadrato, i cui lati possono essere di colore differente, e continua senza fare tagli alla carta, ma l'origami tradizionale era molto meno rigido e faceva frequente uso di tagli, oltre a partire da basi non necessariamente quadrate.
L'arte di piegare la carta nasce in Cina nel I o II secolo d.C. e raggiunge il Giappone nel VI secolo che ne fece, col tempo, una vera e propria arte.
Le prime testimonianze dell’arte dell’origami, si hanno intorno all'epoca Muromachi (1392 – 1573) quando, guerrieri samurai si scambiavano doni adornati con noshi (emblemi portafortuna) fatti di carta.
L'ingresso ufficiale dell'origami nella cultura giapponese è però databile intorno al XI secolo, quando, durante i rituali religiosi nei Templi Shintoisti, apparvero i primi go-hei (strisce di carta bianca piegate a zig zag o in forme geometriche e, unite ad un filo o ad una bacchetta di legno), utilizzati per delimitare gli spazi sacri e comesimbolo della presenza delle divinità. Anche durante le cerimonie nuziali era usanza, e lo è tutt'oggi, attaccare delle farfalle di carta alle coppe di sakè con le quali gli sposi brindano alla felicità della loro unione. La carta, nata in Cina più di 2000 anni fa e perfezionata dai giapponesi tramite l’uso del riso che la rendeva più morbida e resistente, era da sempre considerata un materiale nobile e la sua introduzione nella sfera religiosa ne consolidò il fascino e il rispetto.
Oggi, uno degli origami tradizionali giapponesi più noti, è sicuramente la figura della gru, simbolo di immortalità. Ad essa sono legati molti miti e leggende, tra cui quella secondo la quale chiunque pieghi mille gru vedrà i propri desideri esauditi. Realizzare per sé o regalare mille gru, è diventata quindi una pratica molto diffusa.



Anche in tal caso Munablom non si è fatta fuggire l'idea e l'occasione di sperimentare l'Origami nelle sue creazioni unendo quest'arte giapponese all'uso di tessuti etnici per abbigliamento e accessori.









giovedì 3 settembre 2015

KANORI

"In qualunque modo,
come lo desideri,
il salice".
(Haiku di Kokichi, Geisha di Shimbashi)




Dall'unione delle culture Africana e Giapponese ecco nascere i Kanori Munablom, orecchini che uniscono i tipici kanga africani all'arte di piegare la carta giapponese, l'origami.


KANORI 01:
 
Orecchini piegati a forma di cuore con gancio color oro e perline arancioni e nere.



KANORI 02:
 Orecchini piegati a forma di pesce con gancio color argento e perline verde acqua e nere.



KANORI 03:
 Orecchini piegati a forma di farfalla con gancio color argento e perline gialle e turchesi.



KANORI 04:
 Orecchini piegati a forma di coniglio con gancio color argento e perline verdi e nere.



KANORI 05:
 Orecchini piegati a forma di stella bicolore con gancio color oro e perline gialle e turchesi.



KANORI 06:
 Orecchini piegati a forma di papillon con gancio color argento e perline nere e turchesi.



KANORI 07:
 Orecchini piegati a forma di ventaglio con gancio color argento e perline bianche e nere.



KANORI 08:
 Orecchini piegati a forma di girandola con gancio color oro e perline gialle e verdi.