martedì 16 settembre 2014

N

NACRÉ: Termine Francese che indica l’effetto di madreperla che si ottiene incrociando  un filo di un colore e un altro di un colore differente che conferisce una luminosità ai tessuti.

NAGAJUBAN: Sottokimono, che viene indossato come una sorta di sottoveste o secondo strato, le cui maniche e collo fuoriescono dal kimono.

NANCHINO: Tessuto di cotone fabbricato a Nanchino in Cina.

NAPPA: 1 - Mazzetto di fili, corde o strisce di cuoio, che viene usato per ornamento; nell'abbigliamento maschile sono molto diffuse le nappine per alcuni tipi di scarpe.

2 - Pellame molto morbido sottoposto a conciature al cromo di pelli di pecora e capra, grazie a cui acquista morbidezza ed elasticità divenendo adatto per capi di abbigliamento, giacche, mantelli e guanti.

NASTRO: E’ una striscia di tessuto molto sottile si seta o di cotone realizzato con diversi materiali. Viene utilizzato per la realizzazione di guarnizioni e orli sui capi di abbigliamento o sugli accessori di moda.

NATIONELLA DRÄKTEN: Termine svedese che significa Costume Nazionale e che fa riferimento all'abito storico che Re Gustavo III introdusse nel 1778 in Svezia, disegnato per nobiltà e borghesia, al fine di limitare il consumo e l'importazione di beni di lusso della moda. Sia il costume maschile che femminile avevano requisiti di colore specifici da rispettare per i funzionari di corte: nero con profili rossi per l'uso quotidiano e azzurro con rifiniture bianche per le occasioni formali; mentre il resto delle persone erano libere di scegliere la propria combinazione di colore, purché il modello fosse quello disegnato dal Re, solo il popolo ed il clero erano esclusi da questa moda. Per quanto riguarda lo stile dell'abito, quello delle donne seguiva sostanzialmente la moda e i cambiamenti dell'epoca, fatta eccezione per il colletto e le maniche ispirati al Rinascimento, e quello maschile presentava dettagli Rinascimentali e del periodo Carolino della storia Svedese (1697-1718). Entrambi oggi vengono riproposti come abito tradizionale durante le occasioni formali.

NATTÈ o PANAMA: Tessuti simili a stuoie, in lana o cotone pettinato o cardato, con armatura a tela il cui lavorano più fili appaiati, in trama e in ordito che conferisce un aspetto a grosso intreccio con alternanza di quadratini. Si tratta di stoffe molto adatte per fare le cravatte, tailleurs e, in alcuni casi, anche cappotti.

NATURAL SHOULDERS: Locuzione inglese che significa spalle naturali, con cui si indica il profilo di giacche in cui l'imbottitura delle spalle è ridotta al minimo o eliminata del tutto.

NAVETTA: Accessorio meccanico del telaio, a forma di siluro, contenente la spola. E' generalmente in legno dalla forma affusolata ed ha il compito di agevolare il movimento di andata e ritorno per trasportare il filo che si svolge dalla spola.

NAVY: Termine che in abbigliamento indica il colore blu marino.

NÉCESSAIRE: Astuccio o piccola borsa, usato soprattutto in viaggio, in cui riporre tutto ciò necessario per la pulizia e l'igiene personale.

NECCHI: Maggior produttore italiano di macchine per cucire, ad opera di Vittorio Necchi che fondò l'azienda nel 1916 dopo essersi stazzato dall'azienda familiare che si occupava di siderurgica. Nel 1935, grazie al suo operato nel settore della meccanica, Vittorio Necchi ottenne il titolo di Cavaliere del Lavoro.

NECK STOCK: Larga fascia di Cambrì o lino, spesso sostenuta da un cartoncino, che veniva avvolta attorno al colletto e spesso completata da una cravatta nera, chiamata solitaire. Di moda nell'abbigliamento maschile nel tardo '800.

NEFAPERLON: Fibra sintetica poliammide da copro-lattame, prodotta in Germania.

NÉGLIGÉ: 1 - Vestaglia femminile ricca e leggera , trasparente e vaporosa, usata come abbigliamento da casa. Venne creata nel Roccocò, nel 1700, in sostituzione degli abiti pesanti e sfarzosi dell'epoca, ricchi di ricami e fiori, che venivano indossati dalle dame fuori casa.
2 - Abito da viaggio o da passeggio, usato anche in casa, molto pratico e comodo e allo stesso tempo raffinato. Negli anni '20 del 1900, e a seguire, era confezionato con tessuti pregiati e svariate elaborazioni e veniva considerato l'abito del relax prima della cena.

NEOROMANTICISMO: Stile di abbigliamento nato nell'Inghilterra degli anni '80, che si presentava in maniera molto stravagante e teatrale, ammettendo qualsiasi contaminazione stilistica purché potesse suscitare una fuga dalla realtà e da qualsiasi preoccupazione del quotidiano. I neoromantici, erano soliti indossare camicie con volant, vecchi cappelli, giacche a spalle larghe, stivali alti, e capi d'ispirazione piratesca, fantasy, cow-boy, fumettistica ecc.

NERVATURA: Increspatura usata per decorare le maniche, il corpetto e lo sprone di un abito.

NEW LOOK: Stile lanciato da Christian Dior nel 1947, basato sulla silhouette "Corolle", formata da corpetto attillato a vitino stretto con seno in evidenza e spalle arrotondate, e gonna ampia e lunga sotto il ginocchio; la linea rotonda è enfatizzata da un minibusto e da sottogonna di sostegno che vengono inseriti all'interno dell'abito. L'uso della guêpiére nel corpino rese pressoché inutile quello di reggipetti, busti e sottovesti per modellare la figura, già enfatizzata dalla rigidità del tessuto con cui era confezionato l'abito. Scarpe a punta con tacco alto, cappellini infiorati, fiore all'occhiello, guanti, foulard, ombrellini e borsetta in tono, completano lo stile. Tale look, per cui vi è un considerevole consumo di stoffa, è in netta contrapposizione a quello usato fino a pochi anni prima, penalizzato dal razionamento della guerra, e resterà in voga fino alla metà degli anni '50.

NEW ROMANTIC: Stile nato negli anni '80 ad opera di alcuni londinesi che si costituiscono come movimento contrapposto a quello Punk. Questo stile si ispira al passato, recuperando l'uso di pizzi, volant e velluti, facendo così parlare di "moda neodandy".

NIDO D'APE: Tessuto di lino, cotone o lana, con disegno geometrico a righe in rilievo alternate ad incavi incrociati diagonalmente, tali da ricordare l'alveare delle api.

NIGHT RAIL: Corta cappa chiusa davanti, che copriva colo le spalle e la parte superiore delle braccia. Confezionata in mussola, era spesso ricamata ed adorna di pizzi. veniva indossata dalle donne nel XVII sec. che velavano così le scollature troppo audaci.

NIQUAB: Velo che copre il volto della donna e che può lasciare scoperti gli occhi. Esistono due tipi di Niquab, quello saudita che è composto da uno o più veli con una fascia che passa dalla fronte e viene legata dietro la nuca, e quello yemenita che è composto da due pezzi, un fazzoletto triangolare per coprire la fronte e uno rettangolare che copre il viso da sotto gli occhi a sotto il mento.

NITHSDALE: Dal nome di Lady Nithsdale, mantello femminile del XVIII secolo.

NITRILON: Fibra sintetica, con le medesime caratteristiche del nailon e del kapron, prodotta in Russia e in Cecoslovacchia.

NITROCELLULOSA: La prima fibra artificiale a base di cellulosa con acido nitrico, prodotta dal Conte di Chardonet.

NOBILITAZIONE: Insieme di tutte le operazioni e trattamenti eseguiti su tessuti e filati, prima dell'uso finale, per migliorarne o modificarne aspetto e qualità.

NOCCIOLA: 1 -  Filo in mischia di lana merino e cotone, dalla mano morbida simile al cachemire.
2 - Color nocciola, noisette in francese.

NODO: Legatura di filo, fune o simili, fatta per stringere o formare. In tessitura serve per unire due orditi o due trame rotte, usando i vari tipi di nodi che esistono, come quello comune o da tessitore. Con un insieme di nodi vengono anche creati tappeti, mentre nella moda viene usato per annodare la cravatta, alcuni tipi di cinture o per realizzare ricami in macramè.

NODI FRANCESI: Nodi ricamati in forma di perlina fatti caricando il filo due volte inforno all'ago prima di completare il punto.

NO IRON: Indicazione presente spesso in etichette di tessuti, generalmente di cotone, che, dopo il lavaggio, non necessitano della stiratura.

NOISETTE: Termine francese che indica un tipico colore nocciola, marrone tendente al beige.

NON IONICI: Tipo di ammorbidenti specifici, non molto usati, derivati da acidi grassi condensati con ossido di etilene. Sono usati per conferire mano scivolosa all'acetato, alla seta ed alla viscosa.

NON TESSUTO: Tessuto che non è formato da fili intrecciati ma che viene prodotto chimicamente in pezze e composto da fibre di molti tipi.

NORFOLK JACKET: Giacca sportiva usata in origine dal duca di Norfolk, nella seconda metà dell'800, per andare a caccia. E' fatta con tasche a toppa, spacco centrale posteriore, pieghe a cannone, schiacciate simili a bretelle, martingala sul retro o cintura.

NORTHERN SOUL: Movimento nato verso la fine degli anni '60 nell'Inghilterra del nord, e conclusosi agli inizi degli anni '80. Gli appartenenti a questa subcultura erano appassionati di musica soul e di un tipo di ballo acrobatico, fatto di giravolte, salti mortali, spaccate e calci, che anticipava di gran lunga la succeessiva break dance statunitense. Per agevolarsi in questo tipo di danza, i northen solu  privilegiavano un tipo di abbigliamento composto da pantaloni ampi dal taglio classico, con cinture vivaci, camicie da bowling o semplici canottiere cosparse di toppe cucite e scarpe con la suola in cuoio.

NOX: Viscosa avvolta ad un'anima di filo elastico che costituisce il primo filato elasticizzato per maglieria.

NUANCE: Voce francese che indica una particolare tonalità di colore, una sfumatura, una gradazione.

NUBUK: Tipo di pelle conciata, generalmente per tomaia, al cromo e riconciato con tannini sintetici, in genere di colore bianco, smerigliato dal lato fiore per ottenere una superficie leggermente vellutata, cioè simile al velluto.

NUDE LOOK: Moda proposta da alcuni stilisti come audace tentativo di dinamicizzare l'immobilità suscitata dallo stile minimalista; puntava sul proporre capi tanto sfarzosi, quanto provocanti e seducenti, con un uso eccessivo di velature, scollature e trasparenze.

NUTRIA: Mammifero roditore simile al castoro, che vive nell'ambiente acquatico del Sud America ed il cui pelo, molto pregiato, è assai sfruttato in pellicceria.

NYLON (NY): Fibra tessile artificiale poliammidica inventata nel 1934 (brevettata 3 anni dopo) che costituisce il primo tessuto sintetico. Dal 1939 vi fu l'iniziale produzione di filo di nylon per le calze da donna, le quali uscirono sul mercato l'anno successivo. Dall'aspetto lucente e brillante, è molto simile alla seta e la supera in resistenza; è idrorepellente e resistente all'abrasione e alla deformazione. E' largamente impiegata nell'industria delle calze da donna, ma anche nel settore della biancheria e dell'abbigliamento in genere.

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