"Quest'estate al mare conosciuto un ragazzo...
si chiamava Denny, Denny Zucco."
("Grease")
I Greaser costituiscono una delle tante subculture nate nell'America degli anni '50.
Il nome deriva dell'inglese "greased"che significa "unto", come riferimento all'abbondante uso di brillantina che erano soliti fare per fissare i capelli portati all'indietro e che diedero loro un'iconografia da teppista e persona poco affidabile sempre in cerca di guai.
Il loro stile assomiglia molto a quello dai bikers, anche per l'amore che riversavano verso i motori, ed era composto principalmente da indumenti e accessori di origine italiana, come t-shirt, scarpe e coltelli a serramanico. Nello specifico erano soliti portare bandane da legare al collo o alla coscia sopra i pantaloni, canottiere o t-shirt bianche o nere con le maniche arrotolate, nelle quali custodivano i pacchetti di sigarette, o addirittura strappate, blazer nero o marrone, giubbino in jeans o chiodo in pelle nera, pantaloni Levis' 501 o 505 con l'immancabile risvolto esterno di 10 cm e stivali da motociclista, Converse All Star o Brothel Creeper. Rispetto ai bikers il loro look era decisamente più "baroccheggiante" ed arricchito con catene, frange, borchie, un numero maggiore di patch sui giubbotti di pelle e jeans i quali, sovente, apparivano crudelmente smanicati.
Presso la cultura di massa lo stile dei Greaser viene riproposto in diversi film e serie, come "Grease", "American Graffiti", "I ragazzi della cinquantaseiesima strada"e "Happy Days".
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