Il cotone è una fibra vegetale che si ricava dalla peluria (fiore) che avvolge i semi di una pianta spontanea, la Gossypium Herbaceum, tipica delle regioni tropicali, di India e Perù e, in seguito, coltivata anche in altre zone. Il suo nome deriva dall'arabo "Katun"(parte delle terre conquistate) e dopo il lino e la lana è la fibra tessile più antica.
I cotoni si classificano a seconda del titolo, mentre la lunghezza della fibra ne determina la qualità, più è lunga, più il cotone è lucente, resistente e pregiato. In base ad essa, all'omogeneità del colore, alla morbidezza e all'elasticità, si può classificare in:
-Cotone Egiziano: Lungo, fine, tenace e lucente.
-Cotone Americano: Di lunghezza, tenacità e finezza media; meno lucido del precedente.
-Cotone Indiano: Grosso, opaco e dalla tenacità medio-bassa.
-Filo di Scozia: E' il cotone migliore, dalla fibra lunga, resistente, ritorto, mercerizzato, brillante ed irrestringibile.
Le caratteristiche principali del cotone sono:
-Eccellente igroscopicità, ovvero la capacità di assorbire la traspirazione;
-Buona tenacità;
-Resistenza al calore;
-Ottima adattabilità fisiologica;
-Ottima tingibilità;
-Aumenta la sua resistenza se bagnato;
-Non infeltrisce;
-Non è elettrostatico:
-Non irrita la pelle ne produce allergie;
-Può essere stirato ad alte temperature;
-Se bruciato, brucia bene ma si spegne facilmente e la cenere che crea si sbriciola con facilità.
-Si restringe se non trattato.
Codice meccanografico uniforme europeo: CO
Video sulla lavorazione del cotone:
I tessuti solitamente realizzati in cotone sono:
BATISTA: Nome preso da quello del suo creatore Baptiste de Cambrai, vissuto nel XVIII sec. Stoffa molto fina e leggera, morbida e quasi trasparente ottenuta con filati mercerizzati e perciò lucidi e resistenti. Viene usata per camicie estive, biancheria e fazzoletti e può anche essere fatta in lino. Gli inglesi la chiamano anche Cambric o Cambrai (dal nome della città).
CALICOT: Dal nome della città indiana Calicut (Calcutta), è un tessuto in cotone leggero, stampato, usato per la camiceria da uomo o come fodera.
CAMBRIC: Parola derivante dal nome della città francese di Cambray, indica una tela di cotone finissima, simile al tessuto batista, usata nella camiceria da uomo. Un sinonimo è "Pelle d'uovo".
CANAPÉ: Tessuto in cotone, o lino, che viene usato per realizzare le imbottiture.
CANVAS: Grossa tela in canapa o cotone, usata principalmente per strofinacci. Realizzata a trama rada in cotone o lino, viene invece utilizzata come base per ricami oppure per fare abiti estivi.
CINTZ: Tessuto ad armatura a tela con un lato lucido e brillante, stampato a disegni evidenti.
CINIGLIA: Tessuto prodotto con filati a ciniglia, cioè filati aventi alcune fibre disposte a 90° rispotto all'asse del filo. E' soffice e simile al velluto, anche se meno morbida.
COURDURAY: Tipo di velluto a coste, più o meno strette, realizzato tramite l'inserzione di fili supplementari di ordito per il verso della lunghezza del tessuto. E' usato per produrre tessuti robusti, usati per capi d'abbigliamento sportivo e maschile.
CRETONNE: Tessuto fabbricato in armatura a tela, molto robusto, costituito da fili di ordito e trama resistenti, di titolo medio e spesso mercerizzati.
DENIM: Dal francese serge de Nȋmes, ovvero saia di Nȋmes, città originaria di produzione del tessuto. E' una stoffa molto robusta e rigida, in cotone, lavorata con armatura a saia (o levantina) con un ordito tinto in blu indigo e la trama in greggio, per un effetto bicolore e diagonale dalla sottile rigatura da destra verso sinistra. E' chiamato anche Jeans
DRILL: Dall'inglese traliccio, indica un tessuto robusto di cotone a trama diagonale, color bianco o cachi, simile al denim ma più leggero, e solitamente usato per divise militari o abiti estivi.
FELPA: Tessuto garzato su un solo lato, peloso su un lato e liscio sull'altro.
FIANDRA: Pregiato tessuto di cotone o lino che presenta una superficie increspata e con disegni geometrici o floreali.
FIL À FIL: Tessuto leggero, in genere di cotone, con l'ordito formato da un filo bianco e uno colorato, alternati. L'effetto ottico finale è quello di un microscopico millerighe verticale oppure di un altrettanto microscopica quadrettatura, che danno la sensazione di una stoffa a tinta unita con una superficie leggermente irregolare.
FUSTAGNO: Tessuto che presenta un particolare aspetto che lo fa somigliare alle pelli scamosciate, effetto ottenuto attraverso una leggera garzatura.
GABARDINE: Voce francese che indica un tipo di stoffa pettinata in tinta unita ad armatura diagonale e con struttura molto serrata. E' caratterizzato da costine diagonali molto inclinate, più marcate sul dritto che sul rovescio, ed una superficie ben rasata che conferisce una particolare lucentezza al tessuto. Oltre che in cotone, viene fabbricato anche in lana, misto e con pesi differenti da potere essere usato in più momenti dell'anno e per fare gonne, pantaloni, soprabiti....
GARZA: Tessuto molto leggero, trasparente e solido caratterizzato da alcuni fili di ordito detti "a giro" perchè hanno direzione curvilinea e si spostano da destra a sinistra; è usato soprattutto in camiceria.
GARZA INGLESE: Tessuto con speciale armatura che si differenzia dalla normale garza perché in ordito è utilizzato un doppio filo che gira attorno alla trama evitando così lo scorrimento e rendendo così più stabile e solida la stoffa. Realizzata in seta, è usata per cravatte estive.
INDIANA: Tessuto di cotone stampato con colori vivaci e a fantasia, di provenienza orientale, usato per realizzare abiti femminili.
MACO: Tessuto in cotone molto fine e dalla fibra lunga.
MADAPOLAM: Nome del sobborgo indiano di Narasapur con cui si indica la fibra di cotone fine e leggera usata per la biancheria e nella camiceria da uomo.
MADRAS: Nome di una città indiana nota per la sua produzione tessile, con cui si intende un tipo di stoffa leggera, prodotto tramite telaio jacquard, generalmente in cotone o misto cotone e seta, dai caratteristici disegni a fasce, a strisce incrociate, a finestrature e riquadri, con tintura in filo. Viene adoperata nella camiceria maschile, per cravatte o pantaloncini estivi.
MALFILÉ: Tessuto di cotone, non elasticizzato, somigliante al jersey.
OXFORD: Tessuto prodotto tramite l'intreccio di due fili di ordito accoppiati, piuttosto fini, con un filo di trama più grosso. Se ne ottiene così un effetto di quadrettatura molto leggera. E' solitamente usato per fabbricare camiceria da uomo.
PANAMA: Tessuto leggero a struttura rada, ottenuto dall'intreccio di due fili di trama con due di ordito. Ha la stessa struttura del nattè di lana.
PERCALLE: Tessuto con armatura a tela ottenuto dall'intreccio di filati molto fini, usato soprattutto per le lenzuola.
PIQUÉ: Tessuto rigato ottenuto mediante l'intreccio di due trame di diversa finezza: con due orditi distinti, uno portante ben teso e l'altro tenuto più lento.
PELUCHE: Tessuto prodotto con la stessa struttura della felpa, con trama a titolo alto; è caratterizzato da una folta peluria su un lato. Usato per confezioni femminili.
PERCALLE: Tela di cotone medio-leggera, usata anche nella camiceria da uomo, simile al madapolam ma fatta con filati più fini; note varietà di percalle, sono il taffettà e la silesia.
POPELINE: Tessuto su armatura a tela, caratterizzato da finissime coste trasversali che lo rendono ruvido al tatto. Solitamente è prodotto con filati molto fini e mercerizzati.
RASATELLO: Tessuto in cotone dalla superficie liscia e lucente solo da un lato, usato in abbigliamento ed arredamento. Nella confezione indica anche la fodera per le tasche e le cinture dei pantaloni.
SANGALLO: Nome derivante dalla città Svizzera di Sangallo, indica un tipo di tessuto a pizzo, prodotto soprattutto con filati di cotone, dal caratteristico disegno a rilievo a traforo.
SPUGNA: Nome ripreso da animali marini, i Poriferi, la ci caratteristica è quella di assorbire acqua, è un tessuto in cotone soffice, che, per il suo potere assorbente, viene usato per accappatoi e asciugamani. E' realizzato in un apposito telaio, con fili supplementari di ordito che formano dei piccoli riccioli sulla superficie.
TARLANTANA: Tessuto in cotone molto leggero che si differenzia dal velo e dalla mussola per la forte apprettatura a cui è sottoposto. Solitamente è in colori vivaci, come giallo, verde, rosa...
TELA MASSUA: Tessuto pesante e spesso in armatura a saia o levantina da 3, con diritto a righe diagonali a struttura serrata, fabbricato con filati cardati a titolo grosso. Usato per la confezione di tute, abiti da lavoro e divise coloniali.
TELA OLONA: Tessuto fitto e compatto in armatura a tela, piuttosto rozzo e pesante. E' impiegato per tende, sacchi, vele, zaini, ombrelloni.
TWILL: Tessuto con armatura a saia con coste diagonali.
VALENCIENNES: Pizzo o merletto molto leggero, in cotone, caratterizzato da uno sfondo reticolato a piccoli rombi. Viene prodotto nell'omonima città francese e in belgio.
VELVETS: Velluto liscio di cotone, usato per abbigliamento femminile e tendaggi.
ZEPHIR: Tessuto di cotone mercerizzato particolarmente leggero e delicato che prende il nome dal vento leggero zefiro. Può essere in cotone ritorto a due capi ed è usato anche nella camiceria da uomo.
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