lunedì 1 dicembre 2014

ÀBACA



L'àbaca è una fibra tessile vegetale ricavata dal libro e dalle guaine fogliari della pianta omonima (nome scienifico Musa Textilis), appartenente alla famiglia delle Musacee, originaria delle Filippine e che cresce normalmente nel Borneo e a Sumatra. Meglio conosciuta come Canapa di Manila, capitale delle Filippine, viene commercializzata anche come Canapa di Cebu o Canapa di Davao (altre due isole dell'arcipelago) e la sua coltura, verso la prima metà del 1900, è stata introdotta anche nel Sud-Est asiatico e nell'America Latina.
La fibra, di colore bianco o giallastro, viene estratta dagli steli e dalle larghe foglie oblunghe della pianta e, filata, viene usata sia per fabbricare spaghi gomene e corde o reti da pesca da impiegare all'interno delle navi, sia per fare tessuti e tele estremamente resistenti usate per la realizzazione di borse, tappeti, vestiti o rivestimenti di mobili. Viene impiegata anche dalle industrie dei tessuti grezzi e della carta e i filamenti, detti Tagal, vengono utilizzati nella realizzazione di trecce per capelli.
L'àbaca, assieme alla canapa, è considerata una della fibre naturali più durevoli e viene classificata sulla base del colore delle fibre e della loro tenacità.


Le caratteristiche principali dell'àbaca sono:
-Resistenza;
-Flessibilità;
-Leggerezza;
-Tenacità;
-Resistenza alle acque salate.


Codice meccanografico uniforme europeo: AB

Video sulla lavorazione dell'àbaca:

I tessuti solitamente realizzati in àbaca sono:
T'NALAK: Tessuto in fibra di àbaca trattata in maniera particolare e tinta manualmente con coloranti naturali derivanti da radici, scorze, foglie e frutti. E' un tessuto interamente lavorato a mano e prodotto unicamente dalle tribù delle montagne T'boli, tramite telai tradizionali a tensione.

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