ZAMBERLUCCO: Tipica veste borghese di panno, usata dagli uomini della metà del 1700 per proteggersi dal freddo, lunga e larga con maniche strette ed un largo cappuccio al posto del bavero.
ZANNELLA: Tessuto fortemente serrato, su armatura a saia, con ordito in cotone e trama di lana, o rayon e seta, molto pressato, utilizzato soprattutto per la realizzazione di ombrelli.
ZATTERONI: Sandali con suola piatta e molto alta in sughero, tomaia di cuoio, nappa o altro materiale, che andavano molto di moda negli anni '70 del '900.
ZARDOZI: Tipo di ricamo diffuso in Medio Oriente, Iran, Afganistan Pakistan e India, il cui nome deriva da una parola persiana che significa cucire con fili dorati; infatti questo ricamo viene effettuato con fili dorati o argentati, stelline di metallo, perle e vetrini, su basi in seta satin o velluto. Il Zardosi ha una storia antichissima e veniva anticamente impiegato nei sari per attirare l'interesse degli dei e successivamente, sotto i sognori Moghul, per decorare arazzi e tappeti da esporre nei palazzi.
ZARI: tipo di lavorazione tessile indiana che utilizza un ordito in fili metallici sia d'oro sia d'argento, i cui broccati di seta sono famosi in tutto il mondo; i suoi centri più importanti di produzione sono Varanasi, Mathura e Vrindaban.
ZAZOU: Stile di abbigliamento nato in Francia negli anni '40 presso gli amanti dello swing e dallo stile Zooties lanciato da Colloway. Il loro stile era caratterizzato da giacche extra-large a quadri, lunghe fino al ginocchio, strette in vita e con grandi tasche, cravatte in cotone o lana, foulard colorati, pantaloni stretti alla caviglia. Le donne Zazou portavano gonne plissettate a quadri e giacche a spalle larghe.
ZEBRATO: Tessuto con filati o stampe striate tipiche della zebra.
ZEINA: Proteina estratta dal granoturco con la quale si fa la fibra artificiale Vicara.
ZENDALE o ZENDADO: Velo finissimo dei seta o ampio scialle solitamente nero e frangiato, che le donne popolane veneziane del XVII sec. si appoggiavano sul capo, lasciandolo poi scendere libero sulle spalle e sul dorso per fermarlo poi in vita, annodato sul davanti.
ZENTAI: Termine giapponese utilizzato per indicare un abito aderente che copre il corpo intero. Questo genere di abbigliamento viene più comunemente realizzato utilizzando materiali quali lycra, spandex, cotone, lana e fibre metalliche.
ZEPHIR: Tessuto o filato di lana o cotone mercerizzato particolarmente leggero e delicato che prende il nome dal vento leggero zefiro. Può essere in cotone ritorto a due capi ed è usato anche nella camiceria da uomo.
ZHONGSHAN ZHUANG: Chiamata in italiano "Giacca Maoista", è una giacca tipica cinese composta di quattro tasche con pattina, colletto alla coreana o ad aletta e allacciatura sul davanti tramite bottoni. Solitamente la si trova nei colori blu, verde, grigio e beige.
ZHONGSHAN ZHUANG: Chiamata in italiano "Giacca Maoista", è una giacca tipica cinese composta di quattro tasche con pattina, colletto alla coreana o ad aletta e allacciatura sul davanti tramite bottoni. Solitamente la si trova nei colori blu, verde, grigio e beige.
ZIBELLINO: Pelliccia molto usata nel secolo scorso e all'inizio del '900 prima che l'animale omonimo, originario della Russia e del Canada, rischiasse l'estinzione. L'aspetto del pelo è molto lucente con parti brune, corrispondenti al dorso dell'animale e parti castano chiaro, corrispondenti a collo e fianchi.
ZIBELIN: Tessuto di lana cardato misto a pelo d’angora.
ZIBETTO: Mammifero dei Viverridi, molto diffuso in India, dalla pelliccia color grigio-argento maculata di nero.
ZIG ZAG: Tipo di cucitura i cui punti sono disposti in diagonale anziché in linea retta. Viene usata per le orlature e anche come motivo.
ZIMARRA: Sopravveste maschile e femminile, molto in uso nel 1500, ma anche nei due secoli successivi, simile al robone, lunga sino a terra e aperta sul davanti, che veniva indossata solta le altre vesti. Poteva essere sia leggera che più pesante, foderata di pelli o seta, ed era abitualmente con maniche lunghe lasciate pendere senza infilarle, le braccia uscivano da apposite aperture. Quelle femminili erano ornate da strisce di stoffa, passamanerie, galloni o ricami; ve ne erano anche di elegantissime in tela d'oro o d'argento, tutte ricamate.
ZIP: Altro termine per indicare la chiusura lampo.
ZOCCOLO: Calzatura con suola in legno e tomaia composta da una striscia, usata un tempo da contadini e lavandaie, poi anche dai bagnanti sulle spiagge o come ciabatte da casa. Nel 1300 erano sia di uso popolare, che indossati dagli attori nelle commedie teatrali.
ZOOTIES: Subcultura americana nata negli anni '40 ad opera di Cab Calloway, e diffusasi nella comunità di colore, dalla valenza sociale e politica, che sta ad indicare l'uscita dal ghetto e la riuscita economica anche dei neri; erano soliti indossare lo Zoot-suit, da qui il nome, fino ad allora abbigliamento usato esclusivamente dalle orchestre di swing.
ZOOT-SUIT: Completo da uomo in voga nei primi anni '40, caratterizzato da una giacca estremamente lunga, con spalle larghe, imbottite e svasata sul tronco, pantaloni larghi sulla coscia e che si restringono sulle caviglie. Stile ripreso negli anni '80.
ZŌRI: Sandali infradito tradizionali Giapponesi, senza tacco o leggermente rialzati, fatti di paglia di riso, stoffa, legno laccato e pelle o materiali sintetici, che vengono indossati con i Kimono formali.
ZUAVA: 1- Tipo di pantalone corto e largo serrato sotto il ginocchio con lacci, ganci o fasce elastiche, molto in voga negli anni '20 come pantalone maschile sportivo. Spesso vengono identificati anche come "pantaloni knickerbocker" poiché confezionato con l'omonimo tessuto, ma possono anche essere in velluto a coste come pantalone sportivo da montagna.
2 - Tipo di giacca corta in vita delle uniformi degli Zuavi, soldati di fanteria misti tra francesi, algerini, europei, corpo creato in Algeria nel 1831.
ZUBON: Parte inferiore dell'uniforme usata nelle arti marziali, consistente in un pantalone largo con elastico in vita. In certe discipline può essere sovrapposta o sostituita dall'Hakama.
ZUCCHETTO: Berretto a forma di piccola calotta emisferica, aderente al capo o con piccole tese risvoltate all'insù, con un piccolo taglio da un lato che alleggerisce la linea. Di moda nell'abbigliamento maschile del 1200, spesso era in colori vivaci con fodere contrastan di di zambellotto. Attualmente è il berretto rotondo portato di color bianco dal Papa, rosso dai Cardinali, viola dai Vescovi e nero dai Preti semplici.
ZUPARELLO: Farsetto imbottito e trapuntato, che gli uomini del 1200 e 1300 portavano di giorno sopra la camicia. Era chiamato anche zuppa, zupeta o zupone. Ad esso venivano allacciate in cinque parti le calze lunghe di panno di moda all'epoca. I sarti che imbottivano tale capo erano chiamati a Venezia "zuparus" e a Firenze "farsettai".
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