lunedì 27 giugno 2016

EMO

"Cesserà mai questa mortificazione? Passeranno anni prima che potremmo mostrare le nostre facce in pubblico"
(Frase tratta dal film di Tim Burton "La sposa cadavere")


L'addove l'hip-hop aveva scelto taglie oversize, capi comodi e colorati questa nuova sottocultura, nata negli Stati Uniti nella seconda metà degli anni '80, opta per un'uniforme aderentissima e dai toni goth, sono gli Emo, ragazzi depressi che manifestano disagio adolescenziale e tendenze anticonservatrici.
Emo è un termine inglese che deriva dalla contrazione di "emotional hardcore" o "emotional-oriented rock" che viene usato per la prima volta negli anni ottanta per descrivere quella costola del punk-rock americano generalmente mal vista. Si dovrà attendere il decennio successivo perché il termine possa essere usato come un riferimento più ampio rispetto alla denotazione precedente, indicando quindi non solo il genere musicale, ma anche il movimento alternativo ad esso correlato, in opposizione al materialismo e all'arroganza dell'hip hop.
Lo stile emo delle origini, detto anche scene, prende alcuni spunti dall'abbigliamento degli skater di quegli anni, che si basava su indumenti tendenzialmente stretti, tatuaggi, magliette corte e capelli corti, e dalla moda goth. Col tempo il suo impatto sulla moda non resterà insignificante, anzi, contribuirà a femminilizzare l'abbigliamento maschile rispetto agli inizi; i capelli diventeranno lunghi, tinti rigorosamente di nero, a volte con ciocche colorate, con pettinature fintamente caotiche caratterizzate dal tipico ciuffo laterale striato a coprire un occhio. Il trucco, già diffuso nel mondo punk e del rock and roll, verrà da ora usato anche dai teenagers che scuriranno il loro sguardo con eyliner e ombretti neri e adorneranno il viso anche di piercing, particolarmente sul labbro. La tipica uniforme, concentrata principalmente dall'uso di colori scuri e contrastanti (nero, rosso, blu, fucsia), comprenderà t-shirt aderenti raffiguranti stampe con stelle o teschi o delle band proferite, camicie nere aderenti abbinate con cravatte simil-punk, maglioni, giacche da lavoro, jeans strettissimi scuri con cinte con borchie colorate, occhiali scuri appuntiti e scarpe da skater.
Come altre sottoculture, anche quella emo, col tempo, svilupperà diverse correnti:
  • Alt-Country Emo: Emo vissuti in campagna o in zone rurali e cresciuti di conseguenza. Indossano abiti di flanella, pantaloni jeans, e talvolta si fanno crescere la barba.
  • Christian Emo: Sono gli emo che ascoltano soprattutto generi come il christian rock o il christian metal. Rispetto agli altri emo, non seguono la moda emo o punk, ma indossano abiti civili. Solitamente non bevono alcolici.
  • Eighties Emo: Sono gli emo originali, cioè quelli che seguono ancora la moda e lo stile di vita emo degli anni 80.
  • Ex-hardcore Emo: Vivono soprattutto nei sobborghi. Emo che in principio si erano avvicinati al movimento punk, in particolare all'hardcore punk e allo straight edge, ma poi se ne sono allontanati.
  • Frat Emo: Sono gli emo nati intorno agli anni 2000, subito dopo il successo dei Jimmy Eat World. Anche questi non seguono la moda emo e preferiscono vestirsi con gli abiti della loro università o con abiti firmati Abercrombie & Fitch ed Hollister.
  • Goth Emo: Gli emo più vicini al movimento goth. Sono vestiti principalmente con abiti scuri, neri o rossi.
  • Indie Emo: Essenzialmente sono gli emo che più s'intendono di musica e che passano le loro serate ad ascoltarla dal vivo nei locali o nei bar.
  • Machismo Emo: Gli emo che seguono la moda emotiva tipica del mondo emo al contrario; invece di essere tendenzialmente timidi, tristi e solitari, si comportano come delle persone estroverse, sicure di sé e spesso sfacciate.
  • Plastic Emo (o Scene Emo): Sono gli emo più originali, soprattutto per quanto riguarda la capigliatura ed il trucco fai-da-te, spesso piuttosto esagerati. Le ragazze appartenenti a questa branca emo vengono dette Scene Queen mentre i ragazzi Scene King.
  • Poser Emo: Non sono veri emo ma dei poser, cioè sono degli individui, spesso anche piuttosto giovani, che ascoltano musica emo e che si comportano come se fossero tristi e/o angosciati, ma in realtà non lo sono oppure non hanno un motivo vero per esserlo.
  • Prog Emo: Emo solitari che spendono la maggior parte del loro tempo soprattutto alla lettura di manga o fumetti, alla visione di anime, all'uso di videogames ecc. Hanno spesso un look confuso ed artistico.
  • Skater Emo: Sono gli emo più vicina alla cultura skate, e quindi passano la maggior parte del tempo a praticare questo sport piuttosto che a stare con gli altri emo.
  • Trustafarian Emo: Sono gli emo più vicini al movimento vegano ed hippie; rispetto agli altri emo hanno uno stile relativamente semplice e solitamente indossano sandali, pantaloni larghi, giacche leggere e magliette su cui spesso sono scritte delle frasi oppure disegnati dei motivi attraverso i quali comunicano il loro stato d'animo.
La subcultura emo si diffonderà rapidamente verso l'ultimo quarto degli anni duemila, soprattutto come moda giovanile, portato alla ribalta da gruppi come Tokio Hotel, Cinema Bizarre e dARI.


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