martedì 19 luglio 2016

SETA


La seta costituisce l'unica fibra tessile animale prodotta dal Bombyx Mori, un tipo di baco serigeno che si nutre di foglie di gelso. Il baco fila i bossoli ed essuda filamenti lunghi dagli 800 ai 1000 metri, che danno così origine al filo. Originaria della Cina, dopo secoli di monopolio e produzione strettamente controllata e protetta, nel Medioevo la sericultura venne finalmente introdotta in Europa. Da sempre i maggiori produttori di seta restano Cina e Giappone, ma l'Italia è riuscita a diventare il paese leader nella fabbricazione di tessuti di alta qualità e gusto elevatissimo.
Essendo un filamento continuo molto sottile e lucente, essa risulta essere la più fine e morbida tra le fibre naturali. In base al titolo ed alla regolarità la seta ottenuta può essere classificata in diverse tipologie: 'tussah' e 'moonga'(ottenuta da bachi che crescono sugli alberi i quali danno vita al tipo di seta selvaggia), 'anafe' (ottenuta da un insetto originario dell'Africa Equatoriale la cui seta è di colore bruno e considerata di basso pregio per la difficoltà nella decolorazione), 'shappe' (ottenuta da bozzoli danneggiati da cui non è possibile avere una bava continua il cui filo risulta discontinuo e abbastanza resistente, detta anche Faloppa, Fioretto o Terzanella), 'filaticcio' (ottenuta da bozzoli sfarfallati, ovvero bucati dall'uscita della farfalla),  'bourette' (ottenuta dai cascami della pettinatura, che da vita ad un filato grosso ed irregolare non lucente e fino come la classica seta), 'moresca' (ottenuta dalla trattura di bozzoli macchiati o anneriti dalla crisalide), e 'shantung' (ottenuta dal naturale fenomeno della filatura accoppiata da parte di due bachi, che conferisce al filato le tipiche fiammature), 'eria' (tipo di seta prodotta in India ed utilizzata solo sul mercato asiatico).


Le caratteristiche principali della seta sono:
-Leggerezza;
-Resistenza;
-Lucentezza;
-Brillantezza;
-Lunghezza;
-Elasticità;
-Flessibilità;
-Proprietà termoisolanti;
-Morbidezza;
-Finezza;
-Traspirabilità.

Codice meccanografico uniforme europeo: SE

Video sulla lavorazione della seta:



I tessuti solitamente realizzati in seta sono:
BOURETTE: Cascami di seta che danno il nome ad un tessuto fantasia, dalla superficie irregolare caratteristica per i nodini o fiocchettini di cascami incorporati nel filato.
BROCCATO: Da broccare che, in termini tessili, significa ornare una stoffa con tessuto a rilievo.Si tratta di un tessuto in seta pesante, semirigida con effetto a rilievo nei ricami su fondo rasato e lucido; a volte viene lavorato con fili d'oro e d'argento. E' stato usato per confezionare abiti da sera sin da metà '800, ma è anche impiegato per realizzare cravatte da uomo. La versione leggera con disegni lucidi su fondo opaco o viceversa, viene chiamata Broccatello (simile al damasco).
CADY: Tipo di crespo di pura seta lavorato molto sottile, che risulta essere dall’effetto cadente, da cui il termine.
CHARMEUSE: Tessuto di seta morbidissimo, lucente e molto cadente.
CHENILLÈ: Tessuto di seta vellutato o cordoncino di ornamento.
CHIFFON: Tessuto sottilissimo in seta, fibre sintetiche o anche cotone, con una struttura a tela, trasparente e solitamente a tinte delicate. Usato normalmente per abiti da sera a strati sovrapposti, per sciarpe e camicie.
CHINE: Dal verbo francese chiner, che significa "dare colori differenti si fili di un tessuto". Tessuto di seta screziato, striato o sfumato che viene stampato con procedimenti particolari, imprimendo il decoro sui fili d'ordito prima che venga tessuto. Usato per cravatte da uomo.
CLOQUÈ e MICROCLOQUÈ: Tessuto in seta con piccoli motivi ornamentali a rilievo che gli conferiscono elasticità ed un aspetto corrugato e a piccole gobbe.
CRÊPE: Termine francese che significa crespo, con cui vengono chiamati tessuti, di vario tipo e peso, dall'aspetto granulare ed increspato, realizzato grazie ad una elevata torsione del filato che compone il tessuto piuttosto leggero e drappeggiante. I più noti tessuti Crêpe, realizzati in seta o fibra sintetica, sono: 
-CRÊPE DE CHINE: tessuto leggero e morbido con catena di pettinato e trama di pettinato e cardato, con torcitura a S e a Z in un rapporto 2:2.
-CRÊPE GEORGETTE: il più leggero e trasparente dei tessuti crespi.
-CRÊPE SATINE: di peso medio, morbido e dall'aspetto liscio e lucido sul dritto ed opaco sul rovescio.
-CRÊPE MAROQUIN: il crespo più pesante, caratterizzato dalla trama più grossa dell'ordito, per cui presenta delle costine ondulate trasversali.
-CREPELLA: Tessuto di vario peso fabbricato con filati fortemente ritorti, piuttosto leggero e drappeggiante.
-CREPONNE: Tessuto fine e leggero con un motivo in rilievo che ricorda la corteccia di un albero.
DAMASCATO: Tessuto lavorato a somiglianza del Damasco, da cui si differenzia per l'uso di fili dai colori differenti.
DAMASCO: Dal nome della Capitale della Siria, è un tessuto di seta lavorato a telaio jacquard, con intreccio rasato, con filati dello stesso colore sia in ordito sia in trama, ma con torsione e finezze differenti. Solitamente vengono rappresentati motivi floreali che creano un effetto finale di chiaro-scuro con disegni lucidi su fondo opaco o viceversa. La sua origine è cinese, ma Damasco ne diviene il centro commerciale più importante, tanto da dargli il nome. Spesso usato in arredamento, talvolta viene impiegato anche nella moda. Vengono chiamati "Damaschini" quei tessuti che risultano similari al Damasco.
DIASPRO: Tessuto particolare di seta, di origine mediorientale (Antiochia), molto decorativo ed in uso fin verso il XIV sec. Ne sono state rinvenute diverse tracce presso molti inventari di chiese italiane, francesi ed inglesi e venne citato anche in diversi poemi medievali.
DUCHESSE: Tessuto di seta rasata o tela pesante lucida, tipo satin, avente aspetto fastoso e scintillante, usato per abiti da donna. Se sintetico viene usato generalmente per la realizzazione delle fodere di capi di abbigliamento o vestiti meno importanti a scopi decorativi o folcloristici.
ERMISINO: o Ermesino. Indica un pregevole tessuto leggero in seta che veniva usato per realizzare abiti femminili, originario della città persiana di Hormuz, antico centro commerciale sull'omonimo stretto, tra il Golfo Persico ed il Golfo di Oman.
FAGLIA: Stoffa di seta, per lo più nera, piuttosto pesante e a coste fortemente rilevate che viene ancora tessuta su telai manuali.
FAILLE: Tessuto ottenuto da filato pettinato, con il rovescio lucido, del tipo taffettà ma con una grana più marcata e di peso medio. Nella versione in seta è usato solitamente per cravatte da uomo.
FILATICCIO LUCCHESE: Tessuto realizzato con trama in seta detta 'filaticcio', ovvero ottenuta da bozzoli bucati dall'uscita della farfalla, tessuta su un ordito di canapa, che viene usato come stoffa da tappezzeria.
FIORENZA: 1- Tessuto leggerissimo di seta per biancheria.
2- Tessuto di seta di medio peso su armatura saia, impiegato particolarmente per camicie o camicette.
GAZAR: Tessuto di seta o lana ad armatura semplice, prodotta con fili ritorti su se stessi e tessuti come un filo unico, che si distingue per la sua caratteristica morbidezza, freschezza e trasparenza. Il gazar di seta viene comunemente impiegato per abiti da sposa o da sera, grazie alla rigidezza che gli permette di mantenere la forma in cui viene modellato. rigido e caratterizzato da trasparenza e robustezza.
GEORGETTE: Tessuto trasparente, generalmente in seta, il cui nome è stato preso in prestito da quello di una sarta, usato per abiti da sera che risulta ruvido al tatto e cade pesantemente.
GIAPPONESE: Tessuto di seta ruvido bianco o a disegni operati e stampati.
HABUTAI: Tessuti di seta fatti con filati a fibra corta, poco ritorti, pelosi e soffici. Il termine è di origine giapponese e significa infatti soffice, peloso.
HONAN: Tessuto in seta proveniente dall'omonima provincia cinese, utilizzato per realizzare capi di abbigliamento femminili.
IKAT: Tipo di tessuto di seta con disegni molto elaborati prodotti in Indonesia. L'ikat tecnicamente è un procedimento di tintura a riserva, cioè un tipo di tintura dove parti dei filati vengono protette tramite una stretta legatura per non essere tinte, mentre le parti non legate si colorano.
IRISH POPLIN: Stoffa di seta e lana usata per sciarpe da uomo.
LAMPASSO: Tessuto di seta originario della Cina a grandi disegni colorati su fondi cupi, impegnato per tappezzerie, arredamenti e paramenti ecclesiastici.
MARABOUT: Tessuto di seta ritorto in maniera molto energica, da renderlo particolarmente resistente.
MARCELLINA: Tessuto in seta particolarmente leggero, che viene solitamente usato come fodera.
MAREZZATO: Tessuto monocolore di seta, cotone o raion con la superficie ad effetto ondulato e solcato come le striature del marmo. Viene prodotto mediante marezzatura, ovvero pressatura del tessuto tra due cilindri metallici che appiattiscono alcuni fili lasciando intatti gli altri.
MULHAM: Tipo di stoffa in seta e cotone.
ORGANZA: Tessuto simile all'organzino, ma fabbricato con filo organzino solo nell'ordito, mentre la trama può anche essere di fioretto pettinato e cardato, o anche in shantung.
ORGANZINO: Nome della città di Urgenc', nel Turchestan, che indica un filato di seta a più capi fortemente ritorti assieme con tensione contraria, e perciò molto robusto e scattante. Con tale termine viene anche chiamato il tessuto fatto con questo tipo di filato o con filati più resistent
ORMESSINO: Tessuto di seta, leggero e pregevole, giunto per la prima volta dalla città di Ormus, da cui è derivato il nome. Viene anche chiamato Ermesino.
SHANTUNG: Trascrizione inglese della regione cinese di Shangtung, indica quel tessuto di seta tussah, o misto seta, dalla superficie ruvida ed irregolare, con nodi e grumi. Quello originale ed autentico è pregiatissimo perché viene prodotto da  una bava doppia emessa contemporaneamente da due bachi e caratterizzato dalla sua notevole irregolarità.
TUSSAH: Tessuto di seta ricavato da bozzoli di bachi selvatici, in alcune regioni orientali.




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