mercoledì 18 febbraio 2015

RAMIÉ



La fibra tessile denominata Ramié, proviene dal libro delle piante erbacee perenni, Boehmira Nivea e Tenacissima, appartenenti alla famiglia delle Urticacee.
Chiamata anche ramia, questa fibra è stata a lungo usata nell'Estremo Oriente, in Cina veniva usata ancor prima dell'avvento il Cotone, e solo negli ultimi decenni del XX secolo si è diffuso il suo uso anche in Occidente. I suoi maggiori produttori sono Cina, Taiwan, Corea, Filippine e Brasile.
Impiegata generalmente in mischia con altre fibre naturali o sintetiche, il ramiè viene solitamente usato per confezionare biancheria da tavola, nastri, pizzi, telerie pregiate, abiti estivi, cravatte, ma anche per reti da pesca o cappelli di paglia; anche se l'elevato costo di produzione ne limita fortemente l'impiego.


Le caratteristiche principali del ramié sono:
-Tenacità;
-Lucentezza;
-Igroscopicità;
-Antibatterico;
-Resistenza alle temperature elevate;
-Morbidezza;
-Resistenza alla torsione;
-Scarsa elasticità;
-Facilità alla stropicciatura;
-Non restringe;
-Poca resistenza all'abrasione.


Codice meccanografico uniforme europeo: RA

Video sulla lavorazione del ramié:


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