venerdì 3 luglio 2015

Munablom incontra Leopardi

"Il più solido piacere di questa vita,
è il piacere vano delle illusioni"
(Giacomo Leopardi)


Arte, moda, natura e cultura unite ai principi di artigianalità e recupero di materiali naturali e/o di scarto, è da qui che nasce il progetto che unisce Munablom a Leopardi ed alla loro terra d'origine, le Marche.

Gli abiti presentati sono ispirati alle poesie di Giacomo Leopardi e sono stati realizzati principalmente con materiali naturali, quali il lino, la jiuta ed il cotone, e materiali di recupero, come campioni di tendaggi e arredo e sacchi di jiuta, come vuole la filosofia Munablom. Questi, oltre a rievocare l'opera leopardiana, vogliono rappresentare anche le tipiche caratteristiche del territorio marchigiano, come la costa, il mare, i campi e l'Appennino.

PRIMAVERA
Abito lungo in lino e jiuta con ricamo sul davanti eseguito a mano, cinta in cotone nero intrecciata e ricamata a mano, e mantellina in rete di cotone nera intrecciata e ricamata a mano. 
Ispirato alla poesia "Alla Primavera" o "Delle Favole Antiche", l'abito rappresenta l'entroterra con i campi arati e la selva, il rosso, in particolare, rimanda alle 'Berrette del Prete', tipici frutti dell'arbusto Fustaggine presente nel territorio marchigiano. 

INFINITO
Abito lungo con corpino in jiuta e pizzo celeste in vita e nella spalla ricamato a mano, e gonna in tela rada azzurro scuro e tela celeste ricamata a mano e con pizzo sul fondo.
Ispirato alla poesia "L'Infinito", l'abito rappresenta il mare.

FIORE DEL DESERTO
Abito lungo in tela-sacco di cotone beige e gonna in rete con striature verdi e perline applicate, e tela gialla dipinte a mano; il tubino in cotone è cosparso di fiori in jiuta e tela-sacco ricamati a mano con perline.
Ispirato alla poesia "La Ginestra" o "Fiore del deserto", l'abito rappresenta la costa e la ginestra, cespuglio tipico della macchia mediterranea.

LUNA
Abito in jiuta con corpino davanti e dietro in lino color argento e ricamato a mano, gonna ricamata a mano e sottogonna in organza color perla con leggere striature argento dipinte a mano.
Ispirato alla poesia "Alla Luna" e ad un verso de "Le Ricordanze" (poema della maturità strettamente legato al primo per il tema di fondo che è la 'rimembranza'), l'abito rappresenta l'Appennino, in particolare il Monte Vettore, il rilievo montuoso più alto dei Monti Sibillini.


I quattro abiti sono stati esposti alla mostra temporanea ed evento "V Ancona Art Salon" dal 26 giugno al 2 luglio presso la Mole Vanvitelliana di Ancona.




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