mercoledì 20 agosto 2014

J

JABO: Rozza fibra di tiglio proveniente dalle Filippine ed impiegata per realizzare cordami.

JABOT: In italiano portina, è un ornamento posto sul davanti di camicie e abiti (ma viene anche usato per indicare l'ornamento in pizzo sui polsini) costituito da volant increspato o pieghettato, con rifiniture di pizzo o ricamate. Originariamente decorava l'abito maschile del sedicesimo secolo, poi passò a quello femminile nella seconda metà dell'800, rimanendo un elemento fisso fino agli anni '30 del '900. Ora è presente sporadicamente in alcuni modelli di camicie femminili in seta.

JACKETT: Giacca da uomo mono o a doppio petto, lunga fino a metà coscia, senza cucitura in vita, con il risvolto della manica applicato fisso e chiuso da un bottone finto.

JAQUARD: Dal nome del francese Joseph-Marie Jaquard, inventore di uno speciale dispositivo di tessitura. Consiste in uno speciale meccanismo a cartoni preforati, applicato a telai per comandare il movimento dei singoli fili di ordito, mediante il quale si ottengono disegni anche molto complessi. Si definiscono Jaquard anche tutti quei tessuti con disegni elaborati come i damaschi, i broccati, i gobelin. In maglieria indica una lavorazione in cui due, quattro, sei fili di colore diverso modificando la disposizione delle maglie da un rango all'altro ottenendo aree di colore che formano motivi di disegno, fino a coprire 24 maglie in lunghezza e larghezza, visibili da un solo lato.

JAMANA: Tessuto di seta giapponese per la realizzazione di stoffe disegnate destinate ad un mercato interno e non esportato all'estero.

JAMDANI: Tecnica di lavorazione tesile indiana che utilizza filati di differente tipologia sino a creare una sorta di mussolina con decorazioni geometriche e soprattutto floreali, come rose, jasmine e fiori di loto; i centri più importanti sono Varanasi e Tanda situata nel distretto di Fyzabad.

JAIS: Pietra usata per bigiotteria e abbigliamento, dove viene cucita negli abiti da sera.

JASPÉ: Tipo di filato fantasia a tre capi di cotone differente, screziato, ossia come macchiato da più colori, ma senza contrasti di tono. Si ottiene mescolando fibre di colore diverso.

JEANS: Altro termine usato per indicare il tessuto Denim.

JEANSWEAR: Termine che indica l'insieme dei capi realizzati in tessuto denim.

JEGORI: Giacchina tipica coreana che fa parte dell'Hanbok, l'abito tradizionale. Consiste in una corta giacca al seno per le donne, e lunga per gli uomini, che comprende una fascia di tessuto che contorna la scollatura e l'allacciatura, un colletto removibile bianco, sue nastri allacciati sul petto che servono come allacciatura, e maniche lunghe che si stringono ai polsi.

JERKIN: Giacca esterna maschile di moda nel primo Rinascimento. Era lunga più o meno fino ai fianchi o alle ginocchia e veniva portata quasi sempre aperta per vedere la magneficenza del farsetto indossato sotto; le maniche erano lunghe fino ai gomiti o ai polsi, imbottite e sbuffanti sulle spalle, e talvolta realizzate con una stoffa differente da quella per il busto; venivano attaccate alle spalle tramite lacci i quali permettevano di intercambiarle.

JERSEY: Tessuto originario dell'isola inglese della Manica, dove era destinato all'abbigliamento dei pescatori. E' un tessuto di maglia morbido ed elastico, rasato o a nido d'ape che si cominciò a diffondere nell'800 sull'isola di Jersey, per capi sportivi o cappotti.

JEUNESSE DORÉE: Locuzione francese che significa gioventù dorata che indica l'insieme dei giovani figli di genitori altolocati, ricchi e potenti. Il termine risale all'epoca della Rivoluzione Francese, quando identificava i giovani monarchici che, pur ostentando un tenore di vita sregolato e gaudente, cospiravano per la restaurazione della monarchia francese.

JINBEI: Indumento tradizionale giapponese che viene indossato dagli uomini, dai ragazzi e giovani donne durante l'estate. Si compone di una sorta di giacca che si allaccia sia esternamente che internamente, ed un paio di pantaloni abbinati realizzati in canapa o cotone; può essere tinto in blu o verde o con stampe floreali e colorate e, per le donne, anche con stampe di iconografia giapponese.

JODHPURS: Dal nome di un antico stato dell'India oggi non più esistente. 1 - Con tale termine si intendono i pantaloni da equitazione particolarmente ampi sui fianchi e fino al ginocchio, al disotto del quale diventano molto aderenti.
2 - Scarponcino di cuoio con piccole cinghie che avvolgono la caviglia.

JUCCA: Fibra tessile ricavata dalle foglie della pianta omonima, simile all'agave sisaliana.

JULIET: Tipo di cappello da donna, tondo e che si adatta al capo. E' realizzato con tessuto a trama aperta ed è decorato da perline o pietre preziose. Il nome deriva dal film "Romeo&Juliet", con Norma Sheare, che lo rese famoso.

JUMPER: 1 - Abito senza maniche con profonda scollatura, abbinato ad una blusa da portarvi sopra.
2 - Cappotto dalla linea dritta con piccolo colletto rivoltato e allacciato al collo, indossato dagli uomini del secolo scorso.
3 - Maglione di lana a maniche lunghe.

JUMPSUIT: Capo di abbigliamento costituito da un pezzo unico, come una tuta intera e senza taglio in vita.

JUPE CULOTTE: Dal francese gonna a pantalone, vennero introdotti da Poiret e altri sarti parigini nel 1911. Erano studiati in modo da lasciare libero il passo di chi li indossava, senza allontanarsi dalla linea della persona, in sostanza sullo stile dei pantaloni alla turca. Non restarono molto in auge poiché considerati ridicoli e poco femminili, soprattutto dall'opinione maschile.

JUPE ENTRAVE: Dal francese gonna a impaccio; era una gonna legata sotto le ginocchia che regalava un'immagine a sacco. Apparve nel 1910 con l'intento di presentare la donna ai desideri maschili, come vittima per essere liberata solo all'altare. Come la Jupe Culotte, anche la Jupe Entrave ebbe poca fortuna in quanto deturpatrice della grazia ed eleganza femminile, ridicola ed assai scomoda.

JUPON: Termine francese che indica la sottoveste.

JUSI: Termine con cui viene chiamato il tessuto ricavato dalla pianta della banana realizzato in alcune zone del sud est asiatico.

JUST'AU CORP: Dal francese, stretto al corpo; è una giacca da uomo molto aderente e stretta in vita.

JUSTE: Tipica veste femminile di moda nel 1700, dalla caratteristica aderenza del busto.

JUTA (JU): Fibra tessile ricavata da una pianta delle tigliacee, analoga alla canapa, utilizzata per fare cordami, spaghi, tappezzeria e sacchi, o, in mischia con seta e lana, per abbigliamento. Viene coltivata soprattutto in India e Pakistan.

Nessun commento:

Posta un commento