La fibra di soia è un prodotto tessile naturale che nasce dalla lavorazione dei baccelli e delle bucce della soia per uso alimentare. Conosciuto anche come "Cachemire vegetale"venne ufficialmente impiegato nell'industria tessile nel 1999 a Shanghai grazie all'industriale e scienziato autodidatta Li Guangi che in un primo momento lo destinò alla produzione di biancheria intima e abiti da sera.
Molto usata in Cina, la fibra di soia, da vita a prodotti dalla grammatura leggera, estremamente soffici e dalla mano morbida, elastici e resistenti (più della lana ma meno del cotone), brillanti e confortevoli. Molto facile da trattare e da tingere, poiché assorbe meglio il colore, risulta essere anche semplice nella sua manutenzione, poiché è adatta a lavaggi sia a mano che in lavatrice e non necessita di ammorbidenti e, in alcuni casi, nemmeno dello stiro. Costituita da amminoacidi affini a quelli del corpo umano, può essere impiegata da sola, conferendo sensazioni di protezione sulla pelle, o anche in mischia con altre fibre naturali, come lana, seta, cotone, lino, o artificiali.
Le uniche grandi pecche di questa fibra dalle molteplici potenzialità stanno nel fatto che gran parte della soia attualmente coltivata è geneticamente modificata, e che, purtroppo, il processo di estrazione di tale vegetale richiede l'uso di agenti chimici.
Le caratteristiche principali della soia sono:
-Buona resistenza alla rottura;
-Bassa infiammabilità;
-Proprietà antibatteriche;
-Ecocompatibilità;
-Biodegradabilità;
-Traspirante;
-Permeabile all'aria;
-Protegge la pelle dalle radiazioni UV;
-Discreta capacità nel trattenere il calore.
Nessun commento:
Posta un commento