giovedì 5 maggio 2016

FETISH

"Che faccio?
te frusto, te lego, te sado, te maso, te sconocchio, non lo sò".
(Caterina Guzzanti - Biondic, "L'Ottavo Nano" 2001)



Tra le innumerevoli sottoculture che hanno intrecciato moda, musica, arte, storia società e politica, ve ne è una che si caratterizza in particolar modo per il suo collegamento al sesso e all'erotismo più estremo, il Fetish.
In auge nella Gran Bretagna degli anni '80 del '900, di tutta probabilità la nascita dell'abbigliamento fetish può benissimo datarsi sin dal XVIII secolo, o addirittura prima.
Composto da abiti attillatissimi ed accessori realizzati in tessuti sintetici, gomma e pelle, l'abbigliamento fetish si vanta di capi eccentrici, sensuali, e creati per finalità erotiche, come corsetti bustini in pelle e tutine sadomaso, reggicalze stivali e tacchi a spillo, frustini strumenti da bondage e accessori di ispirazione nazista (usati anche da greaser, punk e goth).
Questo tipo di abbigliamento, data la sua particolare eccentricità, è stato anche adottato come tenuta da palcoscenico da diversi gruppi rock e pop in voga in quegli anni, come i Sex Pistols, gli Who, i Rolling Stones, i Frankie Goes to Hollywood, i Village People ...
Usato come passione per pochi, l'abbigliamento fetish ha anche fatto la sua comparsa in passerella, seppur in maniera meno spinta rispetto alla sua connotazione originale, per poi essere, in parte, via via assorbito dalla moda tradizionale.


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