mercoledì 19 ottobre 2016

YUPPIE

"Non esiste il giusto in assoluto, è questione di punti di vista".
("Il segreto del mio successo")


Dalla metà degli anni '80, fino ai primi anni '90, a Manhattan giovani neolaureati usciti dalle università più prestigiose, come Yale, Harvard, Princeton, seguendo il sogno di arricchirsi nella maniera più rapida possibile nella New York benestante amante dalla borsa, danno vita alla sottocultura Yuppie.
Yuppi è l'abbreviazione del termine Young Urban Professional, e stava ad indicare quei giovani professionisti rampanti che trovarono la propria realizzazione grazie all'economia capitalista di quegli anni.
Ricchi quasi a dismisura, lavoravano nei grattaceli al centro di New York, frequentavano ristoranti e discoteche d'elite, partecipavano a feste esclusive, spesso organizzate tra colleghi e attori, e abitavano in lussuosi appartamenti dall'arredo minimal e monocromatico. Abituali consumatori di cocaina, come svago durante le feste, e cibo precotto al microonde, l'ultima novità in quanto a tecnologia, vestivano rigorosamente abiti firmati (Armani, Versace... ), acquistavano quadri di famosi artisti, e ascoltavano musica in compact disc, perchè le musicassette erano considerate superate, prediligendo musicisti come i Duran Duran, Prince, Cindy Lauper ecc.
Come molte sottoculture, anche gli Yuppie vanno oltre frontiera giungendo anche in Italia e dando vita al periodo della cosiddetta "Milano da bere", della moda elegante, delle auto di lusso, degli accessori d'avanguardia, degli appartamenti-loft in cento, degli sport estremi, delle vacanze in posti da sogno e cene in ristoranti internazionali.
L'abbigliamento dello yuppie era elegante e firmato, il completo per lui ed il tailleur per lei, cappotti e trench Burbery, borse e cartelle da lavoro in pelle, cravatte e foulard in seta, mocassini e scarpe col tacco, orologi e giuielli costosi e capelli sempre in piega ed impeccabili.

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